mercoledì 5 marzo 2008

Recensione su "L'uomo e' una locusta" febbraio 2008



L'uomo è una locusta

Ristorante Bandini - Portacomaro

Data di visita: 28 Febbraio 2008
Qualità: 4+
Quantità: 4-
Servizio: 4+
Prezzo: 3
Media voto: 3,93

Galleria Immagini

Recensione:

Immaginatevi un minuscolo paesino ancora arroccato (e un po' diroccato) nel suo nucleo medioevale tra le nebbie dell'astigiano, un luogo ai limiti dell'irrealtà, dove resistono cose come i gabinetti pubblici, le pompe di benzina con "il Tigre" e il circolo dei reduci di guerra. Immaginato? Bene, ora dimenticatevelo: il Bandini - che non è il nome del proprietario, ma quello dell'eroe di tanti romanzi di John Fante - è fuori da Portacomaro e non ha nulla a che fare con le sue atmosfere antidiluviane. Anzi, appena varcata la soglia si entra in un ambiente moderno, dall'arredamento minimalista e quasi asettico, con pezzi pregiati di design, locandine di mostre e festival jazz alle pareti e addirittura una moto Guzzi parcheggiata nella sala da pranzo. Stranezze d'artista, perché è davvero arte quella che si può degustare in questo locale dal rapporto qualità-prezzo quasi imbattibile.

Il menu degustazione - caldamente consigliato - per soli 27 euro propone un campionario esaustivo e abbondante della cucina del locale, ma anche i piatti alla carta non sono cari e sui vini il ricarico è minimo. Prezzi davvero bassi in relazione alla raffinatezza della cucina, a cominciare dagli antipasti: deliziosa tartare di salmone affumicato con uova di salmone e una sottile sfoglia di pasta fritta, seguita da un ineccepibile vitel tonné. Tra i primi, il piatto del giorno è quasi sempre una zuppa (nel nostro caso i maltagliati con fagioli) ma sono assolutamente da provare i tajarin alla monferrina, tipica pasta artigianale lunga e sottile condita con un saporitissimo ragù in bianco.

Detto del servizio discreto e rapido e di una soffusa colonna sonora che rende l'ambiente decisamente meno "ingessato", passiamo ai secondi. E in particolare all'eccezionale galletto nostrano al forno in salsa al Barbera: quasi impossibile rendersi conto che si tratta "solo" di un galletto e non di pregiata selvaggina... persino le zucchine e carote di contorno sono da lode. Tra le altre proposte merita una segnalazione l'agnello alle erbe. Dolci all'altezza del resto: bonnet all'astigiana e soprattutto la delicata bavarese al barolo chinato accompagnata da una superlativa sbrisolona alle nocciole. Con i vini, inutile dirlo, si sfonda una porta aperta: il (o la) Barbera Le Orme della cantina Chiarlo non tradisce le attese, dimostrandosi perfetto complemento di un menu curato ma mai troppo pretenzioso.

(La stessa recensione si trova anche su Vinix.)

Nessun commento: