domenica 6 settembre 2009

Cibo per la mente

tratto da "Terre d'Asti on the road"
a cura di Carlo Cerrato


Cibo per la mente
Aspetta primavera, Bandini

Cos'è un luogo letterario? In Terre d'Asti un ristorante, naturalmente. Accade in località Cornapo' di Portacomaro che compaia alla chetichella, qualche anno fa, una piccola insegna "Ristorante Bandini" al posto di quella che annunciava la vecchia "Trattoria da Gigi", ritrovo di cicloturisti buongustai. Nulla di strano.

"Chissa 'sto Bandini" - si sono detti in molti - "sarà il nuovo proprietario, basta che faccia bene dad mangiare".

Intanto, senza clamori, a poco a poco il locale cambia fisionomia, il menu si aggiorna, la carta dei vini, scritta rigorosamente a mano, si arricchisce via via. Con discrezione, novità e tradizione si fondono mentre sui muri rigorosamente bianchi fa capolino l'arte contemporanea, e in un angolo trova posto una gigantesca Moto Guzzi d'epoca. Ci piacerebbe conscerlo finalmente, questo signor Bandini. Ma si nega. Infine scopri che proprio non c'è. Ecco svelato l'arcano.

Il mitico Bandini di Cornapo' non è altri che lui: Arturo Bandini, il grande personaggio frutto della fantasia di John Fante, scrittore americano di origini abruzzesi. Volato via dalle pagine del romanzo "Aspetta primavera, Bandini" è arrivato fin qui nella valle del Rio Tagliaferro a Cornapo' di Portacomaro, tra le colline di Castiglione e Migliandolo, un tempo coperte da stupendi vigneti.

Un'idea come un'altra, forse bizzarra.

Ma una bella idea!

Viaggiare in Terre d'Asti, alla ricerca di cibi e vini genuini, è dunque anche un viaggio dell'anima alla scoperta, a volte, anche di "cibi per la mente" e di personaggi capaci di grandi voli; un viaggio tra sensazioni, memorie, emozioni, tracce di uomini senza nome che hanno lasciato nelle cose segni del loro passaggio, ma anche di altri che hanno raccontato attraverso i gesti e le parole le loro terre dell'anima e hanno a noi lasciato suoni, immagini, poesia.

Una semplice traccia, stile guida turistica, alla ricerca dei "cibi dell'anima" firmati Terre d'Asti, dando per scontate le citazioni di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, anagraficamente albesi, passa inevitabilmente attraverso la citazione di autori cinquecenteschi come Giovan Giorgio Allione, Federico Della Valle, il sommo trageda Vittorio Alfieri, nemico di ogni tirannide, e ancora Angelo Brofferio, Agostino Della Sala Spada, Angelo Gatti, Augusto Monti, Davide Lajolo, Gigi Monticone, Guido Artom, Paolo De Benedetti, Paolo Conte.

E poi, frugando nei territori dell'arte, restando al Novecento, vengono fuori tanti altri nomi come Giovanni Rosa, grafico pubblicitario d'inizio secolo e pittore (forse da riscoprire più di ogni altro...) che ha contribuito alla prima definizione dell'immagine di questo territorio.

Oppure Giuseppe Manzone, Giovanni Olindo (Canelli), Guglielmo Bezzo (Tonco), Massimo Quaglino (Refrancore), Giovanni Rovero (Mongardino), Gregorio Calvi di Bergolo (Montemagno), Gigi Quaglia, Amelia Platone, Carlo Carosso, Eugenio Gulielminetti.

Pochi nomi soltanto, per chi volesse cercare e scoprire davvero rimandiamo a tanti libri e qualche sito. Semplici suggerimenti, senza pretesa di completezza, per incuriosire chi avesse voglia di viaggiare lungo le nostre strade, più a fondo, per arrivare quasi a toccare l'anima di queste colline.


Terre d'Asti on the road
ISBN 978-88-89022-40-5
€ 18.00
Scritturapura Editore
via Quintino Sella 27,
14100 Asti AT

- "Dieci itinerari per scoprire Asti, il Monferrato e le Langhe, ma anche le Residenze Sabaude e molte altre zone che fanno da corollario alle Terre d'Asti.
- Una guida originale, ricca di indicazioni e suggerimenti, con approfondimenti di carattere storico-artistico, note di costume e citazioni letterarie.
- Oltre 200 immagini a colori che documentano paesaggi incontaminati, città ricche di arte e storia, luoghi letterari, prodotti tipici di grande prestigio.
- Uno strumento indispensabile per chi vuole, partendo da Asti, andare alla scoperta di un territorio ricco di fascino e storia, fiore all'occhiello del Piemonte."


Carlo Cerrato
Giornalista professionista dal '78 e dirigente Rai Tv dal '92.
Caporedattore centrale del Tgr Piemonte, dopo aver diretto le redazioni di Aosta e Genova.
È stato presidente dell'ATL di Asti dal 1998 al 2007.

Nessun commento: