La quarta parte di un foto diario della serata della Cena per Terra Madre 2008.
Dopo il secondo, la presentazione dell'ultimo libro di Nicolas Joly "LA VIGNA, IL VINO E LA BIODINAMICA" pubblicato da Slow Food Editore, del quale editing si è occupato Giovanni Ruffa che ha dato l'inizio a questa serata.
Gianluca Gargano parla di Joly con il libro in mano.
Durante la presentazione, i partecipanti degustano uno dei vini prodotti dall'autore del libro, che è questo.
Savennières Coulée de Serrant 2006
Clos de la Coulée de Serrant (Savennières, Loira - home page)
TERROIR, IL LAVORO NEL VIGNETO E LA VENDEMMIA
Suolo: scisti.
Vitigno: Chenin Blanc.
Estensione del vigneto: 7 ha, lavorati in biodinamica.
Tipo d’impianto: Gobelet.
Densità media ceppi per ha: 4800.
Età media del vigneto: 35/80 anni.
Produzione media per ettaro: 18 hl.
Vendemmia: raccolta manuale 100%.
IN CANTINA
Vinificazione: fermentazione lenta con lieviti naturali in doppia barrique e fusti di rovere da 500 litri usati e affinamento per 6/8 mesi sulle fecce fini negli stessi contenitori.
Solforosa totale (SO2): 105 mg/l.
Bottiglie prodotte: 17000
CARATTERISTICHE
Vino bianco secco fruttato, minerale, complesso, potente, teso e molto profondo a dal finale lunghissimo.
ABBINAMENTI
Da consumare con piatti a base di pesci, crostacei in salsa, carni (coniglio, pollo) e formaggi di capra stagionati.
Dopo la degustazione di Savennières Coulée de Serrant 2006, con Gargano che continua il racconto, adesso è la volta di dessert (l'equipe è molto spiacente di non disporre la foto di questi dessert, ma si doveva servire, e sono cose che si consumano anche in pochi minuti, quindi non si è fatto in tempo...), ovvero Bavarese al Caffè Huehuetenango (Guatemala) e Gelato alla Crema con Composta di Arance al Cardamomo (Guatemala), che accompagnano il Moscato d'Asti di Bera.
Moscato d'Asti DOCG Bera
Azienda Agricola Bera Vittorio e Figli (Canelli AT)
TERROIR, IL LAVORO NEL VIGNETO E LA VENDEMMIA
Suolo: originato dal disfacimento di profonde marne calcaree di sedimentazione marina.
Vitigno: Moscato Bianco “di Canelli”.
Estensione del vigneto: 5 ha, lavorati in biologico.
Tipo d’impianto: Guyot su spalliera tradizionale.
Densità media ceppi per ha: 5200.
Età media del vigneto: 15 anni.
Produzione media per ettaro: 50 hl.
Vendemmia: raccolta manuale 100%.
IN CANTINA
Vinificazione: pressatura dell’uva non diraspata, defecazione tradizionale con gelatina, sfecciatura. Fermentazione con lieviti naturali in autoclave. Nessuna chiarifica e leggere filtrazioni.
Zuccheri residui: 150 gr/lt.
Solforosa totale (SO2): 170 mg/l.
Bottiglie prodotte: 30000
CARATTERISTICHE
Il terroir dei crus più antichi e prestigiosi della zona di origine, la rigorosa coltivazione biologica e il rispetto della lavorazione tradizionale consentono di esprimere i caratteri più classici e nobili del Moscato d’Asti.
ABBINAMENTI
Piccola pasticceria, dolci tradizionali, macedonia di frutta. Ideale come aperitivo. Dopo un anno di bottiglia si abbina benissimo a formaggi erborinati e piccanti a latte crudo.
Alessandra Bera parla di questo loro Moscato (a sinistra in basso, si intravede, tra i bicchieri, una piccolissima parte dei dessert).
Come l'unica presente tra le aziende produttrici dei vini degustati in questa serata, a Bera viene fatta una piccola intervista da Gargano.
"Per il vostro Moscato d'Asti sono usati lieviti selezionati?"
"No, assolutamente."
"C'è qualche altro produttore che lo produca come fate voi, senza lieviti selezionati?"
"Che sappia io, nessuno... ."
E spiegava anche:
"è di vendemmia tardiva, e anche dopo che è aperto, tenuto in un frigo normale e avendo cura che non si scarichi l'anidride carbonica, durerebbe a lungo senza che si alterino le caratteristiche."
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